...in apnea...

domenica 15 giugno 2008

6 commenti:

TIA LORI ha detto...: hai chiuso il blog o sei in vacanza?
un abbraccio.
Loredana; 25 giugno 2008 alle ore 10:57
pollon ha detto...: L' ho chiuso momentaneamente per mancanza di ispirazione e voglia di scrivere...e perchè non mi dà più quello che mi dava all' inizio...
Un bacio...; 25 giugno 2008 alle ore 19:00
Unknown ha detto...: Aspettavo la risposta e speravo fossi solo in vacanza. E invece l'hai chiuso =(!
Sebbene io non sia proprio un'assidua "commentatrice", sai che mi piace leggere i tuoi pensieri, quindi spero che l'ispirazione ritorni presto.
Baci -Monica-; 26 giugno 2008 alle ore 12:13
pollon ha detto...: Diciamo che è chiuso per inattività...ma non lo cancello! È che ho anche poco tempo per scrivere...
Ehi Moni, questo week end c'è un po' di casino a Omegna...finalmente!; 26 giugno 2008 alle ore 12:59
Unknown ha detto...: Va bene, mi hai rassicurato.
Eh si finalmente fanno qualcosa anche a Omegna...peccato però che c'è festa anche a Loreglia!!! Farle in due weekend diversi no??
ci vedremo sicuramente, tu sei in giro mi auguro...; 27 giugno 2008 alle ore 12:06
pollon ha detto...: Credo di sì...ma tanto a Omegna finirà presto, conoscendo la nostra amministrazione...E poi Loreglia...ma vaaaaaiiii!; 27 giugno 2008 alle ore 18:24

"Essere donna è così affascinante.
È un' avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai. Avrai tante cose da intraprendere, se nascerai donna. Per cominciare, avrai da batterti per sostenere che se Dio esiste potrebbe anche essere una vecchia coi capelli bianchi o una bella ragazza. Poi avrai da batterti per spiegare che il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse la mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disobbedienza. Infine avrai da batterti per dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c'è un' intelligenza che chiede di essere ascoltata".
- Oriana Fallaci -

PER IL MIO CUORE

Per il mio cuore basta il tuo petto, per la tua libertà bastano le mie ali. Dalla mia bocca arriverà fino al cielo, ciò ch’era addormentato sulla tua anima. In te è l’illusione di ogni giorno. Giungi come la rugiada alle corolle. Scavi l’orizzonte con la tua assenza. Eternamente in fuga come l’onda. Ho detto che cantavi nel vento come i pini e come gli alberi di nave. Com’essi sei alta e taciturna. E ti rattristi d’improvviso, come un viaggio. Accogliente come una vecchia strada. Ti popolano echi e voci nostalgiche. mi son svegliato e a volte emigrano e fuggono uccelli che dormivano nella tua anima. (Pablo Neruda)