venerdì 23 maggio 2008

GEMINI

Loro sono nati lo stesso giorno, hanno le stesse iniziali e caratteri completamente diversi. Li conosco da settembre e sono le due persone con cui passo la maggior parte del tempo: è un lavoro, ma non lo sento tale. Ricordo ancora la prima volta che mi hanno vista: lei è rimasta letteralmente a bocca aperta, mentre guardava suo padre in cerca di spiegazioni. Lui, invece, ha sorriso in quel modo che, ora lo so, mi fa sciogliere in tre secondi, un mix di tenerezza e timidezza, prima di chiedere "Chi è?". "Una nuova amica!".
All' inizio non
è stato facile, dovevo cercare di acquisire un po' di autorità nei loro confronti, ma allo stesso tempo volevo "conquistarli", farmi voler bene. E ogni volta che sentivo di non riuscirci, tornavo a casa un po' triste. Succede ancora adesso, di solito con lei. E ancora adesso non riesco a capire se è il suo carattere o se non le piaccio.
Lei, come si dice spesso delle donne, è più matura della sua età. Non le sfugge niente, pensa a tutto, ha un grande senso del dovere e non ha bisogno di essere seguita molto. È smorfiosa, a volte stronzetta, e il suo modo di comportarsi è tipico di chi è abituato a comandare (sicuramente ha preso dalla madre!). Ma nonostante questa corazza da dura, è molto sensibile e sente sempre il bisogno di avere vicino le amichette. Quando la vedo piangere vorrei abbracciarla, ma c' è sempre qualcosa che mi blocca. Ho paura.

Lui, invece, è disordinato, casinista, sempre tra le nuvole, trova continuamente scuse per non fare i compiti e fa tutto ciò che in teoria gli è proibito: mi fa arrabbiare e urlare, e cerca sempre di fregarmi quando vuole ottenere qualcosa. Ma la sua dolcezza e simpatia lo rendono adorabi
le, e, devo ammetterlo, stravedo per lui, per le sue imitazioni di Zelig, per le sue puzzette, per ogni volta che rivolgendosi a me pronuncia "Ciao Baby". È all' apparenza fragile, ma in realtà è molto forte e non ha continuamente bisogno di compagnia.
Mi capita di fermarmi a osservarli e di pensare che io sono cresciuta in tutt' altro modo. Non ero sempre presa da mille impegni, nè abituata a vedere i miei genitori solo la sera dopo cena. Non er
o vestita firmata dalla testa ai piedi e non parlavo di soldi, non avevo il cellulare e nemmeno tutte le ultime novità per quanto riguarda i videogiochi.
Loro hanno davvero tutto a livello materiale, e nonostante "l' assenza" fisica dei
loro genitori, credo non abbiano carenze affettive. Ogni volta che li vedono si buttano tra le loro braccia. Io li osservo. E sorrido. Proprio oggi lui si faceva coccolare dal padre; io ho pensato al mio: aveva un lavoro come tanti, con orari normali, ma da lui non ho mai ricevuto nè coccole nè attenzioni. Certe mancanze non si dimenticano. E io, ora che dedico a loro le mie energie, voglio farlo nel migliore dei modi.
La scuola sta per finire e nei prossimi mesi li vedrò poco. Continuerò a lavorare per i loro genitori, ma so che mi mancheranno molto. Perchè per la prima volta mi sono sentita utile e appagata...è una sensazione bellissima che mi dà forza, voglia e speranza.
Mi sento carica, e lo devo a loro.

domenica 4 maggio 2008

COME IN APNEA...

Non so perchè certe canzoni, certi video, associati alle proprie "storie", entrano dentro.
E dentro si trasformano in crampi.
Il cuore decide di saltare dei battiti.
E, inevitabilmente, ti ritrovi in apnea...

(on air: It' s your love - Tim McGraw)

venerdì 2 maggio 2008

TREE OF LIFE


Non posso farci niente: il tempo condiziona il mio umore!
Così, mentre in un susseguirsi di giornate grigie e piovose, la depressione la fa da padrona, oggi una dolce brezza e il sole mi ricordano che siamo in primavera e mi fanno respirare benessere.
Seduta sul gradino del balcone a scrivere, musica nelle orecchie e il verde delle piante che fa da sfondo. In questo periodo dell' anno il giardino è incantevole: un mix di colori che sfumano dal rosa pastello al rosso acceso, contornati da un verde che, illuminato dal sole, sa di vita. Amo il posto in cui vivo! Ma se da una parte la bellezza del paesaggio mozzafiato mi fa sentire fortunata, dall' altra sento questa realtà limitante. Sotto molti aspetti. Non offre molto ai giovani, dal punto di vista lavorativo e del divertimento.
Sarà che ultimamente immagino spesso la mia vita futura in un paese che non è l' Italia, sarà che mi capita di scherzare (diciamo così...) sulle possibili destinazioni (Caraibi, Grecia, Spagna,...), sarà che c' è chi parte per andare a lavorare in un paradiso della natura...ma mi sono accorta che mi volto ormai raramente a guardare indietro. Sono sotto l' influenza del papiro made in Egypt che conservo nella mia stanza: raffigura un albero con uccelli che guardano avanti, ed uno solo voltato indietro: finalmente gli altri hanno avuto la meglio! Chi me l' ha regalato è, forse, la persona che più di chiunque altro mi conosce, e che crede in me...oltre ad essere un porto sicuro anche quando non c' è fisicamente.
Mi accorgo che ciò che è sempre stata la mia prima paura, nonchè fonte di turbamenti e agitazione, ora sta dando vita ai miei sogni. È il cambiamento. Inevitabile, improvviso, inaspettato, lento, graduale,...quello che ti fa vedere tutto e tutti con altri occhi, quello che fa crescere e diventare ciò che si è, e grazie a Dio, ci fa cambiare idea ogni tanto. Perchè la coerenza non sempre è sintomo di maturità, mentre cambiare idea è indice di coraggio. È quello che mi è mancato in passato, impedendomi di aprire cuore e mente. Ma oggi posso dire di averne un pizzico più di ieri.
Sono contenta.