sabato 16 febbraio 2008

I SORRISI DEI BAMBINI

Loro hanno sorriso un' infinità di volte, ma giovedì è stato indescrivibile. Perchè erano i loro occhi a sorridere, e io oltre ad averli visti, li ho sentiti. Sono tornata a casa la sera, mi sono seduta sul divano, e mi sono sentita ricca.
I miei racconti sono sempre incentrati su quelle due pesti, che spesso mi fanno arrabbiare, ma altrettanto spesso mi fanno ridere. Non condivido molti aspetti del loro stile di vita, e il pensiero di come possano crescere vivendo così, mi rattrista, ma sono solo bimbi, tutto ciò che sono, che desiderano, che dicono, gli viene "passato" dai loro genitori, che nonostante siano lontani anni luce dal mio modo di vivere, sono brave persone. Non do giudizi, ma osservo, vivo, e valuto tutto ciò che mi circonda. Quello che mi piace e quello che non mi piace.
So che questa strada non la percorrerò per molto tempo, ma ora è la strada che mi dà soddisfazioni, e che mi fa tirare fuori il meglio che possa offrire. È già molto, e domani si vedrà...

lunedì 11 febbraio 2008

Posso straripare?
In un certo senso...già lo sto facendo!

domenica 3 febbraio 2008


Oggi le nuvole mi separano dal sole e, quasi a farlo apposta, anche l' umore è abbastanza instabile. Sono qui che ascolto "I giorni", Ludovico Einaudi (scoperta grazie a una piccola pepita), e mi lascio cullare da queste note così delicate. La trovo talmente bella, che ho voluto condividerla con chiunque si soffermerà, anche solo per un attimo, tra queste righe.
Sto cercando di riordinare le idee, è già da qualche giorno che vorrei scrivere, ma a seconda dei momenti, i miei pensieri si alternano. Così non ho niente di particolare da raccontare, ma solo sensazioni che provengono da me. Aspetti
del mio carattere che percepisco e analizzo. La mia essenza.
In primo luogo la mia gelosia (credo sia la peculiarità del mio segno zodiacale): eh sì, sono gelosa. E lo sono in ogni tipo di rapporto. Condizione necessaria: che la persona in questione occupi un posticino nel mio cuore e contribuisca a regalarmi attimi di felicità. In alcuni casi mi sento proprio punta da atteggiamenti esterni, e allora il mio umore cambia, si incupisce. In attesa di riportare ogni cosa nella giusta dimensione (vai Pollon, ce la puoi fare!).
Poi c' è una sorta di ritorno all' infanzia...un bisogno di essere coccolata e di ascoltare una voce "adulta", per avere un punto di vista che sia diverso da quello di una ventenne: un po' meno vissuto con passione, e un po' più razionale e realista. In questo senso mi ha fatto bene, ieri sera, una bella chiacchierata con la zia...lei è l' unica che rimane. Dovrei essere abbastanza grande per non sentire il bisogno di certe attenzioni, ma ogni tanto averle mi fa rilassare...è come se allentassi la presa.
Infine, non è niente di serio e profondo, ma non posso fare a meno di pensarci: ma quanta cioccolata sto divorando in questo periodo?? Poi non devo meravigliarmi se i bimbi mi squadrano con aria interrogativa...è un esplosione di brufoli improvvisa. Suddenly.

(Come mi piace questo clima da neve! Riesco a respirarne il profumo...un freddo pungente che sveglia. Mi fa venire voglia di indossare la tuta da sci, passare a prenderti, portarti in montagna e bombardarti di palle di neve...all' attaccooooo!!)